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Rose aperte

Le radici nude innestate di queste rose, in numero di cinque esemplari per ogni concorrente, vengono piantate e osservate per un periodo di due anni dai membri della commissione permanente del concorso. In alcuni concorsi internazionali il numero di anni di coltura sale a tre per le rose sarmentose, perché queste necessitano di un periodo più lungo per raggiungere la piena maturazione.

L’ultima tendenza del mondo delle rose, che sicuramente durerà a lungo, è quella che riguarda i fiori dai bordi dei petali merlettati. Rose con petali di questo tipo, generalmente indicate come picoté, sono sempre più presenti, e sempre di più lo sar anno in futuro, anche nei concorsi internazionali.

Queste rose sprigionano allegria, gioia, bellezza e serenità. Forse anche per questo le nuove rose picoté sono spuntate come i funghi dopo la pioggia. Un esempio perfetto di picoté è un ibrido di Tea dai petali rosa, e con i bordi ovviamente smerlettati, dell’ibridatore francese Meilland e dal nome in codice MEIsabey. 

Molte rose picoté sono state presentate alla competizione di Monza. Tra le più originali è la LAPcol

del francese Laperrière, non solo per i petali picoté ma anche per il colore particolare, tra il giallo e l’arancione.

Anche la nuova generazion e femminile di ibridatrici italiane si affaccia a questo mondo. Degna di nota è una splendida pianta (nome in codice BAR5900) che sarà probabilmente classificata nella serie “Le Toscane”. Di «forma antica e rifiorenza moderna», ha anche petali a picoté.

Dell’americano Keith Zary, della Jackson & Perkins, sono la JACgodde, un ibrido di TEA (HT) color albicocca con i petali molto merlati, e la JACsezea, picoté bianca a sfumature rosate. Rose come queste, oltre a diventare punti di riferimento delle nuove tendenze, aiutano a rallegrare i nostri cuori.

Orard, stimato ibridatore francese, ha presentato agli ultimi concorsi europei due spettacolari picoté profumate nella categoria HT. La ‘Muriel Robin’ (nome in codice ORAcharpam) ha la parte superiore del petalo color rosso-malva scuro e la parte inferiore color violetto, mentre la ORAcleon, vincitrice di medaglia d’oro al concorso di Monza, ha i petali color albicocca con il rovescio giallo-ambra. 

L’inglese Gandy propone ‘Nottingham’, una rosa picoté color oro, mentre l’ibridatore tedesco Tantau vince il premio «Rosa dei Soci» di Monza con la splendida rosa bianca ‘Mythos’. 

‘Prométhée’ (CRObourg) del francese Croix è il nome di un altro perfetto ibrido di Tea, vincitrice del prestigioso premio di Baden-Baden «Ehrenpreis des Casinos Baden-Baden». 

Gli ibridi di Tea sono rose sempre molto apprezzate: un esempio è ‘Tahiti’ (G11-011) dell’olandese Interplant, vincitrice del premio «Ehrenpreis Goldene Rose von Baden-Baden», della medaglia d’oro categoria HT, della medaglia d’oro «Ästhetisches Preisgericht» e del Premio d’Argento «Züchter-Bewertung»; senza dubbio una rosa da tenere d’occhio.

Vincitrice del premio ginevrino «Le Prix de la Presse» è un’altro ibrido di Tea dai petali ond ulati, la MR211 della francese Michèle Richardier.

La francese Meilland International non manca mai l’appuntamento con il successo e quest’anno, con Michèle Richardier, ha vinto sia il «Premio Fragranza» che la medaglia d’argento per la categoria HT al concorso di Monza. 

L’eccellenza pura però la raggiunge un’altra picoté dai petali increspati: la JACnewze di Keith Zary, della statunitense Jackson & Perkins, è una perfetta HT con boccioli straordinariamente armonici e deliziosi petali merlettati.

Anche le rose sono influenzate dalle mode e periodicamente le tendenze del momento fanno il giro del mondo. Due decenni fa l’inglese David Austin lanciò le sue “English Roses”, che piacquero molto e cambiarono il volto dei nostri roseti. Le “English Roses” furono ibridate combinando rose antiche, per la fragranza e la pienezza di petali, e rose moderne, per la rifioritura e la vasta gamma di colori. Quindi altri ibridatori lanciaron o sul mercato altre varietà di questo genere. Molte di queste rose nuove sono classificabili come arbusti e sono strumenti ideali per il paesaggista. In Italia il celebre ibridatore pistoiese Barni ha definito “Le Toscane” le sue nuove rose di questa categoria, e il successo è stato notevole. 

Una giuria separata di donne ha assegnato a ADAbicpoint, splendida rosa rossa dal rovescio giallo del francese Michel Adam, il premio «La Plus Belle Rose des Dames» al concorso di Ginevra, mentre a Monza questa rosa originale ha vinto sia il terzo premio della categoria ibrido di Tea che il «Premio Giornalisti».

A Michel Adam il concorso di Baden Baden ha assegnato altre due medaglie: quella d’argento per ADAdentar, rosa molto interessante non soltanto per il colore originale, ma anche per i petali a picoté e la fragranza stupefacente, nonché quella di bronzo «Züchter-Bewertung» per una rosa molto elegante e romantica, categoria ibrido di Tea, di nome ADAbicpoint.

Sempre più numerose nei concorsi sono le rose profumate. A Monza il «Premio Fragranza» è stato assegnato a una deliziosa rosa color rosa (PC96.5501.2) del francese Delbard.

Altra medaglia d’argento dal concorso ginevrino per Michel Adam per ADAmibiad, affascinante rosa Miniatura di colore rosa (sopra), mentre il «Certificat de Mérite» è stato assegnato agli italiani Pietro ed Enrico Barni per BAE5421, una Miniatura striatamolto originale(sinistra).

La carriera di Anna Barni, madre di Pietro ed Enrico e nonna di Beatrice, è costellata di successi grazie alle numerose eccellenti rose ibridate. Quest’anno al ricco medagliere si aggiunge il «Premio Rosa Italiana» di Monza per BAR5900, una floribunda color rosso ciliegia.

I giudici internazionali del concorso di Baden Baden si sono particolarmente interessati a ‘Sweet Pretty’ osservando la linearità dei deliziosi e profumati boccioli e le stame rosa. A quest a Floribunda (MEIguimov) del francese Meilland sono stati assegnati, in un unico concorso, ben tre premi: la medaglia d’oro di categoria, il primo premio Floribunda «Ästhetisches Preisgericht» e il primo premio «Züchter-Bewertung». Questa straordinaria rosa è ideale per il landscaping e per l’arredamento urbano in quanto è assai resistente alle malattie, cresce in maniera compatta e armoniosa e fiorisce abbondantemente.

Con caratteristiche simili, e per questo altrettanto interessante, è una candida rosa bianca di Kordes di nome ‘Eskimo’ (KORmifari), vincitrice di medaglia d’oro a Monza e del certificato di merito a Ginevra.

I giudici delle commissioni permanenti e quelli internazionali sono sempre alla ricerca di originalità. Il detto recita «non c’è nulla di nuovo sotto il sole» e la novità è un obiettivo difficile da raggiungere per gli ibridatori, sempre alla ricerca di rose nuove e interessanti da immettere sul mercato.

Sempre pi ù consenso stanno ottenendo le rose striate e se ne vedono sempre di più in tutte le categorie, dalle minute e compatte rose Miniatura alle vigorose rose Sarmentose. Di nicchia è invece il mercato delle cosiddette rose “marroni” o rose “d’arredamento”, i cui colori spaziano dal rosso mattone al rosa-marrone pallido. La comparsa della prima rosa dal colore lavanda-malva, quaranta anni fa, fece sensazione e ogni anno se ne vedono di nuove a testimoniare che l’apprezzamento per queste tinte non ha subito flessioni. I nuovi ibridi di queste rose sono sempre più vigorosi e molti sono anche fragranti.

Tim Hermann Kordes è il vincitore della medaglia d’oro per la categoria FL (Floribunda) e del «Diplome de Médaille d’Or et Prix de l’Etat de Genève» per una rosa color rosa brillante (la HO94/1798-03) che ricorda la ‘Raubritter’.

Il secondo premio per la categoria FL è stato invece assegnato al tedesco Wanninger per ‘Beato-Anita’. 

Premio anche per l’olandese Interplant per la romantica e profumata INT B141-01 nella categoria FL. 

Al francese Reuter è andata la medaglia d’argento, categoria FL, del concorso di Baden-Baden, per la rosa con nome in codice REUiota e il terzo premio «Ästhetisches Preisgericht» per un’altra rosa molto interessante.

Sempre più diffuse sono le rose della categoria Arbustiva perché rispondono bene alle esigenze di lunga fioritura e di resistenza alle malattie del mercato di oggi.

Tra queste ricordiamo due vincitrici di medaglia d’argento, la ‘Blaze of Glory’ (B64-96) dell’olandese Interplant (qui a destra) e una rosa con nome in codice DICfeedback del nordirlandese Dickson.
Dopo appena due anni di permanenza nel giardino di Baden-Baden queste due rose arbustive avevano raggiunto i due metri di altezza ed erano coperte da una impressionante fioritura.

La medaglia d’oro di questo concorso è stata assegnata al tedesco Tant au, per una deliziosa rosa svasata (RT 99102) con i petali incurvati a forma di coppa. Seppure dall’aspetto apparisse delicata, questa romantica rosa è stata valutata sotto la pioggia e ha ampiamente dimostrato la sua robustezza. 

Al danese Poulsen è stata assegnata la medaglia d’oro di Baden-Baden per la Sarmentosa ‘Pirouette’ (POUlyc003). Anche le rose Sarmentose, dette “rampicanti”, stanno avendo successo perché proiettano il giardino in verticale utilizzando lo stesso spazio terra delle altre rose.

Per la categoria HT, vincitrice di una medaglia di bronzo è stata DICdothis dell’irlandese Dickson, che regala generose fioriture. Questa caratteristica è comune a molte rose nuove.

Tra queste ricordiamo la vincitrice del certificato di merito del concorso di Ginevra, la BAR5900 del pistoiese Barni (sinistra) e la Tappezzante ‘Sedana’ del tedesco Noack, vincitrice della medaglia di bronzo a Baden-Baden (destra). Queste danno l’idea di quella che sarà la rosa del futuro.

Presto molte di queste nuovissime e vincenti rose fioriranno anche nei nostri giardini. Saranno più resistenti alle malattie, molte avranno i bordi a picoté, molte saranno fragranti e alcune avranno anche colori originali, ma soprattutto, e cosa più importante di ogni altra, riempiranno i nostri giardini, terrazzi e balconi di fragranza, bellezza e gioia