Albero della vita

Quando nasce un cucciolo di uomo, la madre lo conduce in un giardino per la prima passeggiata, al riparo di una verde chioma lo osseva e fantastica sul loro futuro insieme.
Un'aiuola fiorita di un condominio, un albero nel cortile, cespugli e fronde nei giardini pubblici divengono regni per mirabolanti avventure ..
Noi siamo quello che vediamo, le immagini della nostra infanzia si imprimono nella mente e divengono la fonte a cui attinge la fantasia nell'età adulta. Nei giardini si autocontempla il proprio vivere, sono dei luoghi spirituali del piacere totale, luogo prediletto dagli innamorati.

Ci si perde al ricordo di un bacio scambiato sotto le magiche fronde di un ALBERO secolare...
Germogli, fioriture, trasmutate di colori, mulinelli di foglie in autunno, scandiscono l'alternarsi delle stagioni anche in città.
In città gli alberi sono sempre più radi ed i giardini un lusso, ed ecco la fioritura di una magnolia che con i suoi fantastici colori e l'inebriante profumo, raccoglie memorie lontane e suscita nostalgie sopite.

Gli anziani, seduti a chiacerare nei giardini, si racconntano ricordi felici, tra quegli stessi alberi che vegliarono sui loro giochi infantili... testimoni dei primi brividi d'amore.
Gli alberi vivoni più a lungo dell'uomo, scandiscono le stagioni dell'esistenza umana e hanno segnato i lunghi tempi della vita sulla terra.

Narra la bibbia che Dio creò il cielo e la terra, separò la luce dalle tenebre, formò i mari e la terra ferma e poi disse ancora: "produca la terra erbe, piante, che facciano SEMI e alberi fruttiferi che diano frutti secondo la loro specie".

L'UNIVERSO

Non c'è vita senza acqua e senza luce: le prime piante che germogliarono sul nostro pianteta si volsero verso la luce ed elaborarono il loro sistema di sopravvivenza, sviluppando la loro riserva d'acqua. Muschi, licheni e felci furono le prime forme vegetali che popolarono acquitrini e lagune, e paludose foreste di conifere.
Dovevano trascorrere ancora milioni di anni prima che l'uomo facesse la sua comparsa sulla terra. Il mondo era già ricco di erbe e di fiori, ricoperto di foreste di legno duro, betulle, faggi, agrifogli, alberi del pane e palme.

Alcuni studiosi oggi ritengono che l'uomo delle caverne volesse rappresentare nei suoi graffiti gli elementi più importanti del suo mondo, ossia se stesso e gli alberi.: esili, stilizzatissimi alberi, compagni fedeli della sua esistenza, simbolo di certezza per il futuro.
In quasi tutte le religioni si trova l'idea di un mondo mitico dal quale discendono misteriose forze bebefiche , che l'uomo deve propiziarsi se vuole vivere in armonia con se stesso, e spesso la morte è vista come il ritorno nel giardino della gioia.
la bibbia descrive con dovizia il giardino dove i nostri progenitori vissero i giorni dell'esistenza felice: " il Signore Iddio piantò un giardino in Eden, a Oriente, e quivi pose l'uomo...e fece germogliare dal suo SUOLO ogni SPECIE di alberi piacevoli all'aspetto e buoni da mangiare e l'albero della vita in mezzo al giardino, e l'albero della conoscenza del bene e del male."

Tutta l'esistenza della terra , il susseguirsi delle stagioni, il rinnovarsi dei cicli vitali, la nascita, la morte, la semina, la rinascita, la proliferazione possono essere simboleggiate dall'albero, questa è un'intuizione antica come il mondo.

La foresta fù il primo luogo dove l'uomo trovò il rifugio e la protezione , il nutrimento e la vita. Acque, sorgenti, ruscelli, bacche, erbe, animali, furono il primo cibo, le foglie secche il primo giacilio, dal legno degli alberi l'uomo ricavò i primi utensili, da un tronco scavato all'interno la prima barca, radici e RAMI per accendere il fuoco, un FUSTO abbattuto fra due sponde fù il primo ponte e la prima casa costruita con le sue mani fù una capanna che poggiava su delle palfitte di legno.

Un albero è una scultura vivente, un complesso organico, un simbolo, un rifugio. Gli alberi, diceva Carl Gustav Jung sono come i pesci nell'acqua, sono contenuti nell'inconscio... hanno un' individualità, una personalità. Nei miti dell'antichità si ritrova l'albero assimilato all'uomo, la circolazione della LINFA paragonata a quella del sangue.

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