Ricerca


Ricerca avanzata

Corsi per Fioristi:

Allestimenti per Matrimoni:

Flower Designer:

Consegna Fiori a Domicilio:

Servizi per le Aziende:

Intenational Wedding:

Notizie dal mondo dei fiori 2

 Fiori per guarire
(Anna, 2/2/2001, Marina Cella)
Gli italiani scelgono sempre più spesso di curarsi con le erbe e con i fiori tanto che, dal1992 aoggi, le erboristerie sono aumentate del 50%. "Minor tossicità ed effetti collaterali" , spiega Bruno Brigo, docente ai corsi di fitoterapia delle università di Siena e Viterbo. "Inoltre, esercitano sull’organismo una funzione meno aggressiva. Dipende dal fatto che, anziché usare un singolo principio attivo come nei medicinali di sintesi, si usa un fitocomplesso, cioè l’insieme di tutte le sostanze che compongono una pianta e che agiscono in modo sinergico". Qualche suggerimento: per prevenire raffreddore e mal di gola, usare gemmoderivati di rosa canina; per cacciare la depressione fate un bagno con oli essenziali di salvia, geranio, rosa e ylang-ylang

Giardino botanico devastato da pipistrelli
(Corriere della Sera, 28/1/2001)
E’ successo a Melbourne, in Australia, dove migliaia di grandi pipistrelli, detti anche volpi volanti, hanno distrutto i giardini botanici della città. Oltre 2.000 le piante uccise, tra cui circa un centinaio rare o di specie in via di estinzione. 

Saranno clonati i cipressi di Carducci
(Ansa, 26/1/2001)
I cipressi cantati dal poeta sono malati a causa di un fungo e rischiano di scomparire. Dopo un anno di monitoraggio, a cura dei ricercatori del Cnr, la decisione: i cipressi saranno clonati. Sarà allestito un campo sperimentale su un vasto appezzamento di terreno dove i ricercatori realizzeranno test di valutazione e procederanno alla ricostruzione, grazie a foto digitalizzate realizzate in questi anni, dello stesso paesaggio visto dal Carducci. 

Orti abusivi a Milano
(Gardenia, ottobre 2000, Natalia Fedeli)
Da un censimento ufficiale risulta che a Milano ci sono1.800.000 metri quadratidi orti abusivi, contro i 70.000 regolari. Un piano regolatore per il 2001 è nei progetti del Comune. Intanto, gli orti di via Mosca, gestiti da 54 "ortisti", quasi tutti pensionati, potrebbero presto diventare una zona ricreativa, con tanto di illuminazione e area coperta. 

Foresta Hi-Tech
(D, 17/10/2000, Walter Rauhe)
Un luna park del verde, una sala giochi all’insegna della natura, la nuova Regenwaldhaus, casa della foresta amazzonica, di Hannover è tutto tranne che un noioso e obsoleto orto botanico. E’ una costruzione spettacolare nella quale migliaia di piante e fiori si possono guardare, toccare e annusare seguendo un percorso avventuroso che parte da un giro in elicottero virtuale e prosegue su una piattaforma che introduce nel cuore della foresta. Un finto scienziato pazzo accompagna i visitatori. Molti botanici hanno gridato allo scandalo ma Regenwaldhaus riscuote un successo strepitoso, già oltre 200 mila visitatori in cinque mesi. 

In carcere chi danneggia gli alberi
(Corriere della Sera, 7/10/ 2000)
L’impegno preso dal ministro per i Beni Culturali Giovanna Melandri in occasione della Festa egli Alberi ha già dato i suoi frutti. Ogni regione italiana avrà il suo albero secolare da proteggere e venti alberi ultracentenari diventeranno monumento nazionale. Danneggiarli potrà costare una multa fino a venti milioni e due anni di carcere. 

I fiori della notte
(Anna, 6/10/ 2000, Alessia Ercolini)
Sbocciano a sorpresa, nel buio, e vivono per poche ore, soltanto fino all’alba: Sono i fiori notturni, uno spettacolo naturale tra i più stravaganti che si svolge nei deserti americani. Spesso di colore bianco, per essere visibili agli animali notturni, sono quasi sempre fiori di cactus. Qualche nome: c’è l’Hylocereus, originario del Costarica, la cui corolla arriva fino a trenta centimetri di diametro, oppure Cereus Peruvianus, con sfumature rosate, o il Selenicereus Pteranthus, che assomiglia a una ninfea. Alcune di queste piante si trovano a Villa Hambury, a Bordighera, o al Jardin Exotique di Monaco. 

Il giro d’affari delle erbe
(La Repubblica Salute, 28/9/2000)
Gli italiani hanno scoperto la fitoterapia e sono sempre più numerosi coloro che ricorrono alle virtù delle erbe per curarsi, si calcola circa 2 milioni di persone. Secondo i dati forniti da Adnkronos-salute, il mercato erboristico può vantare un giro d’affari di 1.200 miliardi mentre sono 4.300 i punti vendita con reparti dedicati alle erbe. Le più gettonate? Camomilla, tiglio, malva e finocchio. In totale, vengono vendute ogni anno 4.000 tonnellate di piante curative.

 Mobilitazione per gli alberi
(La Repubblica, 28/9/2000)
Il triste destino dei Grandi Alberi italiani, di cui il Wwf si è fatto portavoce, ha convinto il ministro dei Beni Culturali Giovanna Melandri a studiare un decreto per salvaguardare i 150 alberi degni di essere considerati patrimonio storico. Inoltre, per iniziativa dei ministri delle Politiche agricole e della Pubblica Istruzione, ogni anno, il 4 ottobre e il 21 marzo, gli studenti saranno invitati a piantare alberi da frutto. 

Un dirigibile sulla foresta
(Newton, settembre 2000, Laura Rosa)
Come raggiungere e studiare le 8.000 specie di piante che vivono nella foresta pluviale del Gabon? Inventando un laboratorio volante. Così ha fatto un gruppo di scienziati francesi, decisi a scoprire i segreti di una foresta impenetrabile. L’impresa è stata battezzata "Radeau des Cimes", zattera delle cime, e ha permesso di sorvolare gli alberi, alti fino a40 metri, di fermarsi e quindi di raccogliere campioni di foglie, fiori e semi. Prima di questo tentativo, altri scienziati erano stati costretti ad addestrare le scimmie per farsi portare i preziosi campioni da studiare. Della spedizione ha fatto parte anche un italiano, l’entomologo Gianfranco Curletti. 

La luce fa male alle piante
(Newton, settembre 2000)
L’illuminazione artificiale dei Paesi industrializzati ha conseguenze sull’attività di fotosintesi dei vegetali. E’ quanto hanno scoperto i ricercatori della Nasa, l’ente spaziale americano, che hanno rilevato una riduzione del 6 per cento della fotosintesi nelle aree in cui il naturale alternarsi di luce e buio è disturbato dall’illuminazione urbana. 

Il ritorno del filodendro
(Amica, 20/9/2000, Giorgio Backhaus)
Cheap, volgari... così sono state definite negli ultimi anni piante che fino a poco tempo prima dominavano in salotto e in ufficio. Per esempio il famoso ficus beniamina, un classico d’angolo, o il filodendro, ma anche la sansevieria o l’aspidistre, dimenticati per far posto alle mode del momento. Ma ora tornano alla riscossa, grazie al contrordine dettato da Carla Sozzani, alla quale è bastato esporre grandi vasi di aspidistra nel cortile di Corso Como 10, raffinato store milanese, per rilanciare la moda. E anche sulle riviste internazionali di arredamento come "Nest" o "Wallpaper queste piante dimenticate stanno rivivendo una nuova stagione. 

Lavanda, erba dell’anno
(D, 12/9/ 2000,Gabriele Salari)
Gli Stati Uniti odorano di lavanda: olii essenziali, saponette, pot-pourri, tutto al profumo di questo fiore al quale Cynthia Stutphin deve la sua fortuna. Dieci anni fa, infatti, decise di piantare 400 piante di lavanda nel suo giardino di Harwich, in Virginia e oggi, grazie al suo fiuto per gli affari e al boom dell’aromaterapia, le piante sono diventate 15 mila, un vero spettacolo al tempo della fioritura. Quest’anno, poi, l’Organizzazione Internazionale delle Erbe ha proclamato la lavanda "erba dell’anno", e negli Stati Uniti si è creato persino un turismo legato al fiore, con oltre 8.000 visitatori che si recano in pellegrinaggio ai campi profumati della signora Stutphin. 

Milano e’ verde
(La Repubblica, 5/9/2000, Anna Cirillo)
Grigia? Macché, a Milano i cittadini hanno oggi ben12 metri quadratidi verde pro capite, il doppio rispetto agli anni Ottanta, per un totale di 16 milioni di metri quadri. E’ questa la stima del Settore Parchi e Giardini, che sta ultimando la redazione di Infoparchi, una guida al verde meneghino. 

L’Onu in difesa della flora mondiale
(D, 5/9/2000, Olga D’Alì)
L’Onu ela Banca Mondiale hanno creato un fondo da investire nella protezione degli ultimi giardini del mondo. Si tratta di 25 aree individuate durantela Conferenza Mondialedi Rio De Janeiro, nel 1992, e occupano appena l’1,4 per cento della superficie terrestre. Ma sono indispensabili perché qui vive ben il 44 per cento delle specie vegetali esistenti. Le prime aree messe sotto protezione sono il Madagascar, dove si concentra il 25 per cento di tutte le piante del continente africano, l’Africa Occidentale e le Ande tropicali.

 Il pioppo del deserto
(Corriere della Sera, 3/9/2000)
La ricerca genetica in campo vegetale ha inventato una nuova creatura, il pioppo che resiste anche in clima desertico. L’idea è venuta agli scienziati dell’Università di Gerusalemme che sperano di colonizzare con questa super pianta — il pioppo può essere innaffiato con acqua salmastra e resiste in situazioni di forte inquinamento — le zone nelle quali la desertificazione è molto forte.

 In pericolo la pianta del caffe’
(Corriere della Sera, 3/9/2000, Massimo Spampani)
In Etiopia, patria della qualità "Arabica", l’abbattimento delle piante di caffè si sta rivelando fatale alla sopravvivenza della specie. Infatti, se nelle grandi piantagioni brasiliane una malattia dovesse annientare le piante, si dovrebbe ripartire dalla pianta originaria per creare una specie più resistente. Ma, se la specie originaria scomparisse, nessun intervento degli scienziati potrebbe mai ricostruirla. Attualmente, in Etiopia non restano che2000 chilometriquadrati di foresta di caffé, e il disboscamento continua… 

 Corbeille da guinness
(Gardenia, settembre 2000)
Dieci metri di diametro per26 metrid'altezza, 36mila fiori di qualità diverse, questi i numeri della gigantesca corbeille di fiori ideata dal floricoltore Jan de Troyer che aspira a entrare nel Guinness dei Primati. La più grande creazione floreale mai creata coprirà fino a ottobre la piazza Emile Braun di Gent, in Belgio.

 Orti botanici d'Europa unitevi
(Gardenia, agosto 2000)
Centri di ricerca scientifica e di orticoltura specializzata, questo devono diventare gli orti botanici europei secondo i risultati del recente convegno EuroGard 2000 tenutosi a Las Palmas de GranCanaria. È stato anche redatto un Action Plan for Botanic Gardens in the European Union, trenta obiettivi comuni per conservare e far conoscere un patrimonio vegetale spesso sottovalutato. Eppure, in Europa esistono ben 424 orti botanici visitati ogni anno da circa 50 milioni di appassionati.

 I premi dei giardini di Hanbury
(Gardenia, agosto 2000)
L'ottava edizione del Premio Giardini Botanici Hanbury, nato per incrementare la cultura dei fiori, è stata vinta da Alberto Durante per il libro Ville parchi giardini in Umbria, Pieraldo Editore. Inoltre, in seguito a un convegno intitolato Il Paesaggio cancellato, è stato premiato Vajont 9 ottobre 63 di Marco Paolini, edito da Einaudi. 

Fiori di Londra
(D, 25/7/2000, Caterina Saban)
L'ultima moda londinese è trasformare vecchi loft o addirittura fabbriche in disuso in sofisticate boutique di fiori. Confezionare mazzi e bouquet è ormai un'arte e molti dei titolari delle fiorerie sono anche insegnanti d'arte floreale. Gli indirizzi più trendy del momento? Parterre, in Marylebone Passage, per composizioni romantiche di gusto campestre mentre, per décor decisamente audaci, con specchi e cristalli, rivolgersi a Kenneth Turner, precursore dei nuovi orientamenti decorativi, che ha aperto bottega in Mount Street. 

Disegnare i fiori
(Il Venerdì, 21/7/2000, Rossella Sleiter)
È nata recentemente Aipan, associazione italiana per l'arte naturalistica composta da illustratori botanici quali Marina Virdis, Luca Massenzio Palermo e Aurora Tazza, per citarne alcuni. Indispensabili per catturare su carta l'essenza di un fiore, i disegnatori naturalistici sono essenziali per non disperdere il sapere botanico. 

Prato in technicolor
(La Repubblica, 10/7/2000, Eugenio Occorsio)
Erba viola, blu e arancione, in futuro si potrà scegliere di che colore avere il prato davanti a casa grazie alle ricerche condotte in un laboratorio industriale dell'Ohio, negli Usa. I ricercatori, manipolando i geni dei vegetali, hanno anche inventato l'erba che non si secca mai e persino quella che cresce poco, per evitare tagli. Gli oppositori sono numerosi e si profila una guerra all'erba transgenica.

 Anche le piante si scottano
(Corriere della Sera, 9/7/2000)
Uno studio svizzero pubblicato su Nature ha messo in evidenza che anche le piante si scottano al sole e i raggi ultravioletti inducono modificazioni nella loro struttura genetica.

 Il parco di Lady D
(Corriere della Sera, 1/7/2000)
Si chiama la "Passeggiata della Principessa" e si snoda per13 chilometri, da Kensington Gardens fino a St. James Park. È il parco che Londra ha dedicato a Lady Diana, attrezzato con giochi per bambini per ricordare l'amore della principessa scomparsa per l'infanzia. 

Piante? Non ho tempo 
(Gardenia, luglio 2000)
Da un'indagine condotta Florconsorzi allo scopo di diffondere la conoscenza delle piante risulta che il 35% degli intervistati non ne tiene in casa, mentre il 15% è totalmente disinteressato al verde domestico. Motivi dichiarati: carenza di spazio, timore di non avere il pollice verde e, soprattutto - ammette il 44% -, mancanza di tempo. 

Resuscitare gli alberi 
(Corriere della Sera, 18/6/2000, Massimo Spampani)
La foresta fossile di Dunarobba, in provincia di Terni, è un esempio unico al mondo perché ci fa capire come era una foresta in origine. Attualmente, gli scienziati che lavorano sul Dna del legno e sulle cerchie di accrescimento degli alberi, sono in grado di dimostrare che due milioni e mezzo di anni fa il clima era già differenziato in stagioni. La scoperta di questa foresta fossile, che consiste in cinquanta tronchi, risale al 1996. Oggi la sfida è quella di riuscire a replicare quelle piante. 

Orchidee in Puglia 
(Anna, 12/6/2000, Claudio Costa)
Sorpresa: il fiore più ricercato ed elegante del mondo non è esotico. Nascono in Puglia, infatti, le specie più rare d'Europa dove si concentra anche la più alta densità di orchidee del Vecchio Continente. 

Fiori da mangiare? 
(Corriere della Sera, 11/6/2000, Daniela Camboni)
È l'estate dei fiori nel piatto, ultima allegra follia della cucina che spopola in Emilia-Romagna. Ricette insolite che contemplano frittate di ginestre e nasturzi fritti. Ma cosa dice il nutrizionista? "Dal punta di vista medico è come mangiare dell'erba, zero calorie. Il fiore non ha valori nutritivi e non sazia. Piuttosto, meglio utilizzare le erbette aromatiche: origano, dragoncello, santoreggia, mentuccia". 

Erbe matte in piazza San Marco 
(Il Gazzettino, 20/5/2000, Roberta Brunetti)
Procuratie Nuove e Ala Napoleonica invase dalle erbe matte, come chiamano i veneziani gli arbusti selvatici che deturpano i palazzi in piazza San Marco. Per rimediare al degrado di una delle piazze più famose del mondo si è costituita l'Associazione Piazza San Marco, che si pone l'obiettivo di eliminare quel verde qui poco gradito.

 Fleuroselect premia la fioritura perpetua 
(Gardenia, maggio 2000)
Si chiama Delphinium Consolida "Sydney purple", è un fiore a forma di spiga color porpora scuro ed è coltivabile in serra o in vaso. Ha vinto la medaglia d'oro dell'importante Fleuroselect, un'organizzazione internazionale con sede in Olanda che ogni anno premia le nuove varietà prodotte. La sua particolarità sta nel poterne programmare la fioritura e ottere quindi "Sydney purple"" non solo in estate ma anche in tarda primavera e all'inizio dell'autunno. 

Rose e lilium, i più amati 
(Gardenia, maggio 2000)
Chi compra fiori in Italia? Un'indagine dell'Ismea, in collaborazione con Nielsen, condotta su un campioni di 5.220 persone, ha messo in evidenza che gli italiani acquistano fiori in modo sporadico e in occasione di festività. Si tratta di consumatori tradizionalisti, casalinghe al Sud, lavoratori dipendenti al Nord. Scelgono soprattutto rose, lilium, garofani, gerbere e crisantemi mentre per le piante la scelta cade su ficus, kentie, edere e felci. Tra le piante fiorite il primo posto spetta ai gerani, seguiti da azalee, primule e begonie. L'82% degli intervistati va dal fiorista per i fiori recisi mentre per le piante la percentuale scende al 57%. 

Finanziamenti ai florovivaisti 
(Gardenia, maggio, Natalia Fedeli)
Comprare un terreno, organizzare una serra, acquistare un impianto di irrigazione e quant'altro serve per costituire un'impresa florovivaistica o per migliorarla, operazioni costose che Cariplo ha deciso di finanziare a tasso agevolato. Lo slogan dell'iniziativa è "La tua azienda è il tuo fiore all'occhiello" ed è nata per andare incontro alle esigenze dei florovivaisti italiani in vista del mercato europeo. 

Pianta straniera distrugge la foresta di Tahiti 
(Corriere della Sera, 14/5/2000, Massimo Spampani)
Allarme a Tahiti, paradiso di palme e foreste tropicali. La vegetazione sta, infatti, patendo l'aggressione continua della Miconia, una pianta originaria del Sud America, introdotta in un giardino botanico di Tahiti nel 1937. Ora, per fermare la pianta invasiva, si sta spruzzando un fungo microscopico in grado di fermare la sua azione. 

Le rose del Kenia 
(D, 9/5/2000, M. Manservisi)
Coltivare rose per i mercati europei è diventato, a livello di fatturato, il quarto business del Kenia, dopo té, caffé e cotone. Ogni anno vengono vendute, soprattutto ai mercati olandesi, inglesi e tedeschi, oltre 40 mila tonnellate di fiori per un fatturato che ha raggiunto i 100 milioni di dollari, pari al 60% dell'intero mercato floreale africano. Per i contadini, però, solo pochi scellini; ecco perchè si è costituito il Kenia Flower Council, un consorzio che si occupa di contratti di lavoro del settore e sicurezza. Ma cosa hanno di speciale le rose keniote? Germogliano in soli 40 giorni,15 inmeno rispetto ai fiori seminati in altri climi e vengono trattate con le tecnologie più complicate. 

Salvati alberi ultracentenari
(Corriere della Sera, 30/4/2000, Roberto Furlani)
Un cedro del Libano vecchio di 150 anni, un olmo di 300, un faggio suo coetaneo e un bagolaro di 150 anni sono gli alberi adottati da Esselunga in seguito a una campagna lanciata dal Wwf per salvare i tanti alberi secolari in pericolo di vita. Si tratta di veri e propri monumenti della natura che rischiano di scomparire a causa di malattie ma anche deplorevoli interventi umani, come per esempio la colata di cemento che copre le radici del cedro del Libano di Zanica, in provincia di Bergamo. Esselunga si è impegnata a finanziare le cure di questi alberi e a informare attraverso grandi pannelli espositivi la sua clientela. Ma quanti "giganti vrerdi" sono rimasti nel nostro Paese? Il Corpo Forestale dello Stato, che ha condotto un'indagine negli anni Ottanta, ne ha contati 150, tra cui una quercia, presso Lucca, nata ai tempi della scoperta dell'America. 

Pioppi transgenici per mobilieri 
(Corriere della Sera, 30/4/2000, Roberta Salvadori)
Sono identici alla pianta madre ma resistono alle malattie e danno un legno migliore. Si tratta di conifere, pioppi e abeti e quant'altro modificati geneticamente e che, secondo le necessità, vanno a infoltire boschi spogli, come in Canada e negli Stati Uniti o a servire l'industria del mobile come in Italia. E' il caso dei pioppi, periodicamente rovinati da un parassita: per evitare il danno sono stati avviati in Cina campi sperimentali di pioppi transgenici destinati ai mobilifici. 

Ladri di giardini 
(La Repubblica, 26/4/2000)
Tutte le aiuole, otto alberi, la vasca per i pesci e le panchine; i ladri che hanno depredato il giardino di una coppia di coniugi di Bristol, in Inghilterra, hanno rubato ogni angolo verde, tralasciando invece l'interno della villetta. E' la prima volta che viene denunciato un furto di giardino. 

Il paese dei boschi poveri 
(Corriere della Sera, 22/4/2000, Giovanni Caprara)
Punto della situazione ambiente in occasione dell'Earth Day,la Giornatadella Terra. Tra i principali problemi che affliggono il Pianeta si pone la desertificazione, con 140 mila chilometri quadrati di foreste tropicali distrutti ogni anno. E in Italia? "Siamo ricchi di boschi poveri" commenta Gianfranco Bologna, segretario del Wwf. "Non è diminuita la superficie boschiva ma è aumentata la percentuale di defoliazione, cioé il danno subito dagli alberi a causa dei vari inquinamenti. Inoltre, ogni anno bruciano in media 40 mila ettari di vegetazione". 

Sos per i cipressi di Carducci 
(Oggi, 19/4/2000, Anna Checchi)
Un'autostrada a Bolgheri, laddove i cipressi "alti e schietti" cantati da Carducci sono un patrimonio naturale e culturale inestimabile. Eppure è proprio questa la decisione presa da Governo e Regione Toscana, contro la quale si stanno battendo Legambiente e le associazioni locali capitanate dal conte Gaddo della Gherardesca, noto per essere grande amico di Sarah Ferguson. "Questa terra mi ha dato tanto, lotterò affinché non sia rovinata" ha dichiarato il conte, pronto a mettere in campo anche la sua influente amica per salvaguardare la natura. 

Aperti al pubblico cinque nuovi parchi
(Gardenia, aprile 2000)
Nata da tre anni, l'organizzazione "Grandi Giardini Italiani" ha messo a segno un nuovo colpo, anzi cinque. Da oggi sono infatti accessibili al pubblico i parchi di Geggiano, in provincia di Siena, circondato da cipressi secolari con orto giardino e frutteto;la Villa Rizzardi-Giardino di Pojega-Negron a Valpolicella, Verona, con boschetti di carpini, palme nane e statue mitologiche;La Scarzuola, in Umbria, parco di un convento fondato da San Francesco d'Assisi nel 1218; Villa Oliva-Buonvisi, Lucca, con piantagione di eucalipti e anfiteatro di lecci; San Liberato Tenuta Sanminiatelli-Odescalchi, Roma, nata dal lavoro di Russel Page. 

In pericolo il giardino delle camelie
(Corriere della Sera, 15/4/2000)
Una strada comunale di collegamento tra due parcheggi potrebbe essere costruita sul Lago Maggiore, proprio all'interno di Villa Anelli, il giardino botanico celebre per le sue camelie. Un Comitato per la bellezza è pronto a battersi contro il progetto. 

In Cile fiorisce il deserto
(Anna, 3/4/2000, Antonella Ottolina)
Il deserto di Atacama, in Cile è il più arido del mondo eppure, ogni cinque o dieci anni, sboccia senza preavviso e diventa un giardino fiorito. E' un miracolo della natura che offre agli occhi esterrefatti dei visitatori ben 365 specie di piante diverse, di cui il 10 percento è sconosciuto al resto del pianeta. A risvegliare il deserto, addormentato dal 1987, è stata la particolare condizione climatica verificatasi: un certo livello di acqua piovana in un determinato numero di giorni.

 Fiori d'iperico sotto controllo
(La Repubblica, 22/3/2000, Giovanni Maria Pace)
Guariscono dalla depressione o forniscono energia ma interferiscono con la pillola contraccettiva o disturbano il cuore, questo il risultato di uno studio statunitense sull'iperico e su centinaia di altre erbe medicinali come per esempio il ginseng, l'efedra e il tarassaco. "La gente è convinta che naturale significhi buono", commenta Silvio Garattini, direttore dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, "ma non è sempre così, soprattutto perché la composizione dei vegetali non è costante". Per la fitoterapia in Europa, nel 1998, si sono spesi 6 miliardi di dollari mentrela Doxaha calcolato che un italiano su quattro acquista almeno una volta all'anno erbe medicinali. Uno studio verrà presto intrapreso dal Ministero della Sanità, che per mettere in ordine nel caos delle terapie naturali ha stanziato 600 milioni di lire. 

Risplende Villa d'Este
( D, 21/3/2000, M. Brambilla)
Hanno preso il via i lavori di ristrutturazione e restauro di Villa D'Este,Tivoli, uno dei più famosi giardini italiani realizzato attorno alla metà del '500 dall'architetto Pirro Lagorio. Sfoltita la vegetazione e inaugurato il depuratore che ora consente agli innumerevoli giochi d'acqua presenti nel parco di funzionare come un tempo, si proseguirà con la risistemazione dei viali e del giardino segreto. 

Scoperto nuovo geranio
(Corriere della Sera, 12/3/2000)
Elisabeth Strongman, botanica inglese, ha scoperto una nuova varietà di geranio in una zona tra Bosnia e Croazia. Ha foglie grandi a macchie purpuree mentre i fiori sono rosa. Il nuovo geranio è stato battezzato Samobar. 

Felci contro l'inquinamento
(La Repubblica Salute, 9/3/2000, Margherita Frezza)
Le piante migliorano l'aria?La Nasa ha sperimentato la capacità di alcune piante d'appartamento di assorbire i gas nocivi alla salute. Pare che il tronchetto della felicità, per esempio, sia in grado di "respirare" la formaldeide, uno dei composti chimici più diffusi e dannosi, spesso contenuta nei mobili da ufficio.Questo risultato avrebbe convintola Società Autostradeitaliane a utilizzare piante, in particolare felci, per le barriere spartitraffico, per assorbire così i composti tossici emessi dalle benzine. 

Canapa riabilitata
(Amica, David Giannetti, 8/3/2000)
Cossiga ne aveva vietata per legge la coltivazione dal 1977 e oggi se ne chiede a gran voce l'abrogazione. Perchè con la Cannabis sativa si possono produrre fibre morbide e cinque volte più resistenti del cotone. Attualmente i jeans Armani della collezione primavera/estate 2000 sono realizzati al 50% con canapa, prodotti però con fibre di canapa importate da altri Paesi. In futuro, la pianta della canapa servirà a creare cosmetici e alimentari, legno e carta.

In nome della vigna
(Corriere della Sera, 5/3/2000, Marisa Fumagalli)
Per un'intera giornata viticoltori piemontesi, armati di zappe e falcetti, hanno disboscato le zone più impervie di alcuni terrazzamenti a Riomaggiore, una delle Cinque Terre, dando inizio a una grande operazione di ripristino della zona vinicola ligure. L'iniziativa, nata in nome della salvezza dello Sciacchetrà, celebre vino a rischio di estinzione, è di Legambiente, Ente Parco e SloowFood. 

Le aziende salvano le foreste
(Airone, marzo 2000, Cinzia Toto)
Bioforest è un'associazione di circa 50 aziende che promuove la cultura industriale nel rispetto dell'ambiente. Finora ha avviato e finanziato progetti di conservazione in Ecuador, nella foresta amazzonica di Otonga, e nel Mato Grosso, Brasile, dove sono stati piantumati migliaia di alberi. 

Metti un fiore nel menù
(Verde Oggi, marzo 2000, Rosanna Ercole )
Risotto alle margherite, scaloppine ai fiori di pesco, filetti di sogliola alla violetta, sono soltanto alcune delle ricette che contemplano petali e corolle tra gli ingredienti. Assaporare fiori è infatti l'ultima vague culinaria. "Ma bisogna fare attenzione a non buttare in pentola tutto ciò che si trova", raccomanda il cuoco Danilo Angè, "perché si può correre il rischio di imbattersi in un fiore tossico o dal sapore sgradevole". Ecco quindi, per non sbagliare, alcune infiorescenze commestibili: primula, dalia, glicine, rosa, malva, gelsomino bianco, papavero e tulipano. 

La Royal Horticultural Society premia l'italia
(Gardenia, marzo 2000, Pia Meda)
Pittrice botanica, Marina Virdis è stata l'unica italiana a partecipare al primo Flower Show invernale organizzato dalla prestigiosa società di orticultura inglese vincendo il secondo premio,la Silver Gilt Medal. Inoltre, la sua tavola "Pancratium maritimum" è entrata a far parte della collezione dell'insigne associazione. Oscar della floricultura assegnato dalla Royal Horticultural Society a Gian Lupo Orsi, esperto di peonie (ne ha scoperta una specie nuova e l'ha battezzata col suo nome, Paeonia ostii). Ha ricevutola Gold VeitchMemorial Medal. 

Pizza and flowers
(BravaCasa, marzo 2000, Paola Riva)
Si chiama Capoverde ed è una grande serra che ospita oggi anche un ristorante. Tra orchidee e kenzie, cactus e ficus, si possono gustare menù dal sapore mediterraneo e pizze biologiche. A Milano, in via Leoncavallo 16, chiuso domenica a pranzo e lunedì sera. Per prenotazioni, 0226820430. 

Città verde? No grazie
(Nostra notizia, 29/2/2000)
Alberi sotto casa, no grazie. A quattro anni dal varo del concorso cittadino per incentivare la riconversione degli spazi condominiali in zone giardino, l'ufficio Verde Privato del Comune di Torino non è ancora riuscito ad assegnare un solo quattrino al progetto. Motivo? Inquilini e proprietari temono che un giardino attrezzato in cortile possa mettere a soqquadro la tranquillità: bambini che giocano, il dilemma riguardo a chi tocca tagliare l'erba o potare gli alberi... Insomma, piuttosto il cemento. Eppure l'amministrazione torinese prevede, per coloro che sistemano un'aiuola sotto casa, un rimborso del 50% sulle spese sostenute. Ora, sembra che finalmente qualcuno si è deciso a sfruttare la buona volontà ambientalista del Comune e se la commissione darà parere favorevole gli abitanti di un condominio in zona Parco della Pellerina vedranno crescere fiori sotto casa. Tutti d'accordo? Affatto, ma la proprietà è unica. 

Il fotografo innamorato dei fiori
(Amica,1/3/2000, Robert Gerber)
Ha lavorato al mercato dei fiori di New York, svegliandosi alle 4 del mattino, per permettersi l'attrezzatura fotografica. E proprio in mezzo ai fiori ha trovato la sua ispirazione. Oggi, Christopher Beane è un maestro dell'obiettivo, artista nel cogliere la poesia di un bouquet appassito o l'energia di un mazzo di dalie. Totalmente ammaliato da boccioli e foglie, Beane ha trasformato la sua casa di New York in un tempio-giardino. "Gli artisti sono attratti dai fiori perché sono belli. E perché saranno diversi un'ora dopo che li hai fotografati", dice. 

Adotta un vigneto
(Corriere della Sera, 24/2/2000, Alessandro Trocino)
E' questa l'iniziativa del Parco Nazionale delle Cinque Terre, in Liguria, disposto ad assegnare a tutti coloro che si impegneranno a salvare dal degrado i vigneti della zona, già considerata patrimonio mondiale dall'Unesco. L'adozione dura 20 anni ed è gratuita. 

Seduti sulle rose
(Brava Casa, febbraio 2000, Ivana Zambianchi)
Trionfano i fiori nel mondo del design e Parigi lancia la casa tutta vegetale, con tappeti d'erba e pareti divisorie in paglia, creazione di Stephan Maupin. Ma ci sono anche tavolini e sedie completamente rivestiti di petali di rosa realizzati da Hervè Gambas. Con l'augurio che il nuovo Millennio sia all'insegna dell'armonia naturale. 

Il futuro verde è in banca
(Oggi, 1/3/2000, Ruggero Leonardi)
La cassaforte botanica più preziosa del mondo, quella del castello di Wakehurst, in Inghilterra, raccoglierà nel corso di circa dieci anni ben 24 mila specie di semi, per non rischiare di disperdere il patrimonio verde mondiale. Si tratta di un lavoro enorme, al quale partecipano "cacciatori di semi" di tutto il mondo e pazienti biologi che scelgono, catalogano e conservano ogni specie. Attualmente la banca contiene 5.000 semi, da quelli che vivono a 21 gradi sotto zero a quelli piccoli come granelli di polvere. Ma numerose sono le varietà già perdute: si stima che siano 250.000 le piante e i fiori che non vedremo mai più. 

Via i tralicci, largo ai tralci
(Corriere della Sera, 27/2/2000)
Le dolci colline di Firenze tornano alle origini. Saranno infatti abbattuti i tralicci che ne deturpano la bellezza e rovinano l'ambiente. E' stato così deciso da Enel e Regione Toscana dopo le proteste degli abitanti e delle famiglie nobili di Firenze. 

A New York è spuntata una foresta vergine
(n.s. dal Corriere della Sera, 25/7/1999)
Nel cuore dello zoo del Bronx, a New York, su due ettari e mezzo di terreno, è stata ricostruita artificialmente una foresta vergine, un perfetto habitat tropicale che ospita un ecosistema - animali compresi - equilibrato, con microclima controllato. La "Congo Forest", come è stata chiamata, è vasta e rigogliosa, ospita 300 animali di 75 specie (tra cui gorilla, scimmie, okapi, cinghiali e mandrilli) e 15.000 piante di 400 specie, oltre a 11 cascate e un centinaio di alberi. Il costo globale del progetto è stato di 43 milioni di dollari. Un percorso protetto di vetro (spesso6 cm) e altri sbarramenti naturali (rocce, dirupi, laghetti) separa i visitatori dagli animali della "Congo Forest". 

Un bagno d'erbe contro le artriti
(Il Sole 24 Ore, 4/6/1999)
Da tempo immemore quella dei "bagni di fieno" è una pratica terapeutica largamente seguita in Trentino e in Alto Adige dai sofferenti di artriti e malattie reumatiche. Ma solo oggi, dopo un quinquennio di studi condotti da ricercatori delle Università di Padova, Verona, Trento, Pavia, Innsbruck e Camerino, è stato possibile confermare l'efficacia terapeutica (miglioramenti dal 75 al 90 per cento dei casi) secondo i canoni più rigidi della ricerca scientifica. Nei "bagni di fieno" non è in realtà il fieno (erba secca e già fermentata) che viene usato, ma erba fresca e falciata da poco. E solo alcune specie vegetali di erbe fra le tante esistenti, che non crescono ovunque ma solo in alcune località, possiedono le proprietà medicamentose rivelatesi utili alla fitoterapia dei bagni. Dagli studi condotti sulla flora dell'Alto Adige essa risulta composta da 2.490 specie, di cui solo 560 hanno qualche proprietà medicinale e la più parte di esse sono tipiche delle praterie del monte Bondone e di altri gruppi montuosi con analoghe caratteristiche, prossimi ai centri termali già operanti. (…) Gli esami e le ricerche mediche hanno confermato l'utilità che un ciclo di cura duri 10 giorni. (…) 

La città più verde del mondo…
(la Repubblica, 11/5/1999)
Con 300 abitanti e nove attività imprenditoriali, tutte rigorosamente "verdi", è nata in California la città utopica di Caspar, la cui missione è quella di costruire una comunità economicamente autosufficiente rispettando allo stesso tempo l'ambiente e le bellezze naturali del luogo. Da un anno e mezzo un gruppo di sognatori, per lo più artisti e miliardari, stanno lavorando per creare un'isola verde e felice sulla costa settentrionale della California. La cittadina di Caspar vanta nove "attrative" che da sole possono dare un'idea del tipo di abitanti che ha calamitato finora: due saloni di massaggi, un agopunturista, un asilo, una tipografia, uno studio discografico, un catalogo postale che vende strumenti meteorologici e una sinagoga. A Caspar l'unica fonte di energia è quella solare, le auto dovranno essere elettriche e il piano regolatore consentirà di costruire solo abitazioni che non bloccano la vista, che non oscurano le case circostanti (privandole così della fonte primaria di energia) e che in alcun modo possano rovinare l'ambiente. 

… e la serra più grande del mondo
(Lineaverde, maggio 1999)
Nelle intenzioni dovrebbe essere la più grande serra del mondo. Anche se, a guardarla bene, assomiglia più a un'astronave in procinto di decollare verso altri universi portando via con sé i 10 mila preziosi esemplari di vegetazione terrestre che conterrà al momento della sua inaugurazione per la primavera del 2000. Parliamo di quei110 metri per 60, tutti in vetro e acciaio, che chiudono la curva flessuosa di un piccolo promontorio situato nel mezzo di220 ettarinel Galles, dove sorgerà il National Botanical Garden, ideato dall'architetto Norman Foster, che da sempre preferisce i materiali aerospaziali al mattone e al cemento. (…) Costata 8 milioni di sterline (oltre 22 miliardi di lire), è il gioiello del nuovo Giardino Botanico Nazionale del Galles. La struttura progettata assicura la massima penetrazione di luce alla flora mediterranea che la riempirà. Per la prima volta, contenuta sotto un unico tetto, avremo una rappresentazione completa della vegetazione del mondo mediterraneo sui cinque continenti. Un vero e proprio ecosistema. Non solo. La serra è un inno al credo ecologista. Da un lato permetterà lo studio e la comprensione del mondo delle piante direttamente sul campo; dall'altro la conservazione di piante in via di estinzione. 

Scoperti altri anticancro in frutta e verdura
(la Repubblica, inserto Salute, 15/4/1999)
Non è solo merito delle vitamine C ed E se i consumatori di frutta e verdura hanno minori probabilità di contrarre tumori. Scienziati dell'università di Winsconsin-Madison hanno dimostrato che composti della famiglia degli Isoprenoidi (che conta più di 22.000 "membri") contribuiscono a sopprimere la crescita di tre diversi tipi di tumori: la leucemia, il cancro del colon e della mammella. Tra queste sostanze, il limonene dei limoni, il licopene dei pomodori, il beta-ionone e il gamma-toco-trienolo. 

Il samaritano verde
(Il Venerdi, 26/3/1999)
(…) Jean-Yves Lesouef, botanico francese di Brest, in Bretagna, in trent'anni di attività ha letteralmente salvato dall'estinzione oltre 150.000 specie. Alberi, piante e cespugli rimpatriati da Paesi lontani. Dalla Nuova Zelanda, dall'Australia, dalla Siberia o da quelle formidabili riserve di essenze rare che sono gli arcipelaghi delle Canarie, delle Azzorre, delle Baleari o dell'Oceano Indiano. Aperto nel1970, l'orto botanico di Brest costituisce la prima iniziativa al mondo di questo genere. Ai superstiti degli ambienti naturali devastati da deforestazione o da inquinamento, il santuario della Bretagna offre un esilio dorato nel vallone di Stang-Alar. Le specie più sensibili al freddo sono coccolate nella serra tropicale. Le altre trovano un riparo sicuro dal gelo fra le pareti di un'antica cava. Sul prato all'inglese di questo giardino più grande del solito hanno trovato ricovero e cure, ad esempio,la Sequoia sempervirens,la Fetita mauriciana, il Cupressus cashmeriana, così comela Ruya cordata ela Pouya raimondii. (…) Nel1965, l'avvenire della flora preoccupava soltanto un gruppo sparuto di ecologistai. Fra questi pionieri c'è Jean-Yves Lesouef, che visita biblioteche, musei e giardini botanici, per catalogare le specie minacciate. Dopo il suo primo salvataggio, quello della Fetida mauriciana, all'isola Mauritius, il nostro ingaggia una battaglia che dura cinque anni con il comune di Brest e il Ministero dell'Ambiente: grazie alla sua caparbietà, riesce a raccogliere i fondi necessari per l'apertura del nuovo orto botanico. Nei primi tempi l'arboreto raccoglie soltanto 150 specie. Ma aumenta rapidamente. Grazie alla collaborazione di parchi, orti botanici e specialisti di tutto il mondo. Grazie, anche, alle spedizioni dello stesso Jean-Yves Lesouef (…). 

Fibre di ginestra per carrozzeria
(la Repubblica, 18/3/99)
Automobili alla ginestra. La fibra estratta dai fiori profumati, resistentissima e non tossica, potrebbe infatti sostituire la plastica nella carrozzeria delle auto e negli interni. La fibra è già usata in diverse catene industriali. Al progetto sta lavorando il centro ricerche della Fiat. 

Pianta "mangia-smog"
(la Repubblica", 13/3/1999)
Si chiama Tillandsia ed è una pianta centroamericana senza radici che cattura il pulviscolo contenente gli inquinanti atmosferici: è stata testata per sei mesi sulla trafficatissima circonvallazione di Firenze, per iniziativa del botanico Luigi Brighigna dell'università fiorentina, che ha poi portato le piantine "inquinate" al dipartimento di chimica "Ciamician" di Bologna, attrezzato per studiarle. Secondo il test, reso noto dall'università di Bologna,la Tillandsiapuò essere usata per monitorare l'inquinamento ma in dosi massicce, anche per assorbirlo 

L'Italia scopre il Vetiver, la pianta che ferma l'erosione del terreno
(Il Sole 24 Ore, 12/3/99)
In Estremo Oriente la chiamano la pianta miracolosa. Anche in Italia è ora da poco disponibile quella chela Banca Mondialedefinisce come la più promettente tecnologia verde contro l'erosione. Il Vetiver è una pianta erbacea capace di sprofondare in pochi anni fino a oltre cinque metri un fascio di radici resistenti come l'acciaio, in grado di imbrigliare qualunque terreno. Le sue caratteristiche sono straordinarie anche per l'adattabilità della pianta: resiste in terreni acidi e basici, in zone saline, in un intervallo di temperature molto esteso: da quelle presenti sulle zone alpine a quelle riscontrabili nelle zone più torride d'Europa. In Europa la pianta è stata introdotta per la prima volta con successo in Murcia, una delle zone più aride della Spagna. I risultati raggiunti nel progetto in Spagna hanno indotto la società Iru di Milano a realizzare nel 1998, presso l'azienda agricola Cascina Nuova (PV) una coltivazione estensiva di piante da impiegare per il consolidamento, per la fitodepurazione e per la produzione di biomassa. L'azienda intende fornire un supporto sia ad aziende private sia a enti pubblici soprattutto per il consolidamento di terreni e per la lotta all'erosione. Molteplici sono infatti le strutture interessate a tale tecnologia: si va dal consolidamento di scarpate autostradali e ferroviarie, alla protezione di argini di torrenti e fiumi, al ripristino di miniere esauste, cave, massicciate, pendii, al consolidamento di argini franosi di dighe e così via. A differenza dei sistemi di consolidamento realizzati con tecniche tradizionali (calcestruzzo armato, massicciate, terrapieni eccetera) la tecnologia del Vetiver è una barriera vegetale naturale viva e autoadattante: mentre le sue radici penetrano profondamente nel terreno la parte aerea della pianta cresce formando una siepe fitta, alta fino a tre metri che trattiene la terra e, nel caso di esondazioni rallenta il flusso dell'acqua, trattenendone nel contempo fango e detriti. A monte della siepe di Vetiver si formano così dei terrazzamenti perfettamente consolidati dalla pianta, con forte riduzione dell'effetto erosivo. 

Scoperta in Italia una nuova primula
(Corriere della Sera, 7/3/99).
La flora italiana si è arricchita di una nuova specie di primula, finora sconosciuta, dai fiori color lilla-violetto. La pianta, individuata sul Monte Fumante da Filippo Prosser e Silvio Scortegagna, cresce in un'area che si estende per soli sette chilometri nelle Piccole Dolomiti di Recoaro, nella zona delle Prealpi Veneto-Trentine, ed è stata battezzata "primula recubariensis" (cioè di Recoaro, in omaggio alla zona d'origine). Al mondo esistono oltre 400 specie del genere Primula, diffuse soprattutto nelle aree temperate e umide dell'emisfero settentrionale. La maggiore concentrazione si ha nella zona dell'Himalaya e della Cina occidentale, dove cresce quasi l'80% del totale. In Europa ci sono circa 35 specie, delle quali 27 crescono in Italia