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Rose Garden

Nell’immaginario collettivo questo fiore dai petali vellutati e profumati rappresenta da sempre l’amore, la leggiadria, il mistero. La sua bellezza e la sua fragilità hanno affascinato generazioni di artisti e di amanti, che ne hanno fatto il fiore più conosciuto e venduto nel mondo.Il mito vuole che sia stata Venere a darle la bellezza e Dioniso l’inconfondibile aroma. Fra i suoi estimatori si annoverano personaggi celebri. La poetessa greca Saffo, che la definì regina dei fiori; Cleopatra, che accolse Antonio con un tappeto di rose; Giulio Cesare, che amava ornarsi il capo con corone di rose; Nerone e Poppea, che spendevano cifre favolose per circondarsi e ornare la reggia con questo fiore; Giuseppina Bonaparte, che alla Mailmaison creò il giardino di rose più famoso del suo tempo. 

Da un punto di vista botanico, la rosa appartiene alla famiglia delle rosacee: è una pianta arbustacea che cresce spontanea nelle zone a clima temperato dell’emisfero nord. Conosciuta e apprezzata sin dall’antichità - Greci e Romani la coltivavano sia a scopo ornamentale sia per estrarne l’olio essenziale, ancora oggi ampiamente usato in profumeria e in cosmetica - ebbe il suo exploit nell’Ottocento. Fu in quel periodo che alle specie europee si aggiunsero nuove specie asiatiche, provenienti dalle colonie indiane inglesi e francesi. Come la rosa tea, dai fiori grandi e perfetti, così chiamata per il profumo che ricordava quello delle foglie del tè; o come la rosa Cina da cui nacquero, per mano di fantasiosi floricoltori, tanti nuovi ibridi. Attualmente sono circa trentamila le varietà di rose. Si va dalle rose in miniatura - dette anche lillipuziane o rose delle fate, piante nane di non oltre 30-40 cm impiegate per bordure basse e cassette per balconi e terrazze -, ai cespugli a fiore grande, coltivati ne i giardini e per i fiori recisi, senza dimenticare le varietà rampicanti o sarmentose, adatte per ricoprire muri, archi, alberi, pergolati.

Rose antiche e moderne
Fra le rose antiche storiche, oggi ricercatissime per la loro bellezza, ricordiamo la rosa gallica, dai fiori rosa intenso o rossi molto profumati, coltivata nel Medioevo come pianta medicinale; la rosa canina, che cresce spontanea nei boschi; la rosa damascena, prediletta dagli antichi Romani, dai fiori isolati e pendenti dai quali si estrae
l’essenza di rosa; la centifolia, a fiori grandi e con moltissimi petali; la muscosa (rosa moschata), proveniente dalla Persia, i cui fiori rosati profumano di muschio.
Fra le specie moderne molto apprezzate sono le rose floribunde, arbusti di media altezza dai fiori a mazzetto di grande effetto scenografico, facilissime da coltivare e molto resistenti, adatte soprattutto alle aiuole.

Le rose in pianta e recise
Le rose fioriscono in genere a maggio, sono facilmente adattabili ad ogni tipo di terreno e vanno preferibilmente esposte a pieno sole. L’epoca migliore per la piantagione è l’autunno o, in alternativa, febbraio-marzo. Non richiedono particolari attenzioni, solo abbondanti annaffiature nel periodo primaverile ed estivo. Molto importante è la potatura, che viene fatta in genere a febbraio-marzo per eliminare i rami secchi e stentati.
Le rose recise a gambo lungo vengono vendute singolarmente o a mazzi in occasioni particolari, ma sono molto belle anche come complemento nelle composizioni insieme ad altri fiori. La più celebre delle rose rosse, un classico dono degli innamorati, è la ’Baccara’, che può contenere anche settantadue petali, colore rosso brillante e gambo lunghissimo, oggi soppiantata dalla più recente ‘Dallas’, dal fiore più grande e color rosso scuro, o dalle altrettanto belle ‘Passion’ e ‘Red Berlin’. In gran voga anche la rosa blu, la cui colorazione è però artificiale, l’unica insieme alla rosa nera a non essere ancora stata realizzata naturalmente. Ma la vera novità sono le bicolori, varietà olandese a fiori grandi rossi e gialli o rossi e bianchi. Il prezzo delle rose recise è legato alla loro lunghezza.  

 In nome della rosa
Tutte le rose portano un nome. Molte sono dedicate a personaggi celebri. Ad esempio la famosissima 'Grace di Monaco', dal fiore rosa chiaro con una punta di carminio di estrema eleganza, la 'Queen Elisabeth', dai grandi fiori color rosa chiaro, la 'Picasso', petali rossi striati di bianco, fino alla recente e delicatissima Rita Levi Montalcini, dalla tonalità rosa albicocca.

Rose in bocca
Le rose non sono solo belle da vedere ma anche buone da mangiare. Nell’antica Roma con le rose si preparavano miele, vino, dolci e altre pietanze. Oggi si usano i frutti della rosa canina per marmellate e conserve. Con i petali della rosa gallica, che contengono sostanze astringenti, si fa il miele rosato. Nel Medioevo la rosa veniva usata soprattutto come pianta medicinale e impiegata nei prodotti farmaceutici. In particolare i frutti, ricchi di vitamina C, venivano usati come rimedio efficace contro lo scorbuto.

Sub rosa
Sotto la rosa, è un’espressione che indica un fatto segreto, misterioso. Il termine, usato nell’antichità, ebbe successo e si tramandò al Medioevo, diffondendosi in tutta Europa. Nel 1500 il Papa Adriano fece scolpire su tutti i confessionali una rosa.

Occhio al colore: le rose rosse sono simbolo d’amore e passione, le gialle di gelosia.

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